Auguriamo a tutti un Meraviglioso 2024. Il nuovo anno cominciato oggi possa approffittare del caos mondiale per portare scaglie di felicita’ e pianori di pace.
Il team del Grande Libro della Foresta
Filastrocche per bambini
Auguriamo a tutti un Meraviglioso 2024. Il nuovo anno cominciato oggi possa approffittare del caos mondiale per portare scaglie di felicita’ e pianori di pace.
Il team del Grande Libro della Foresta
Tra le foglie di un sottobosco
in una foresta che ben conosco
tra immensi alberi in un posto fosco
striscia un grande rettile d’aspetto losco
E lunghissimo, e’ piu’ di sei metri
ha la pelle come delle chiese i vetri
si muove lento, con movimenti tetri
se ne e’ sentito parlare dalla foresta a Velletri
Un anaconda dal carattere precario
di corpo pesante come un grosso binario
bambini ascoltate, e’ in piu’ di un bestiario
ecco a voi l’anaconda Belisario!
Belisario e’ scappato dalla foresta natia
cosi grosso e sembrava d’un’altra genia
la gente del posto era spaventata e restia
pensarono bene di mandarlo via
Organizzarono battute di caccia all’anaconda
usando missili, razzi , ma che baraonda!
Belisario amante del silenzio della notte profonda
decise di prendere una nave e fender l’onda
Naviga, Naviga e’ arrivato qua
nella foresta senza se, senza i ma
dove a nessuno interessa se paura fa
il tuo aspetto, ma come sei in realta’
All’inizio gli animali eran ben spaventati
da questo enorme rettile dagli occhi arroventati
di questa figura enorme, dai modi esagerati
che veloce strisciava tra cespugli e prati
Un giorno d’aprile dal bel ciel sereno
Dall’aria mite, nell’aere e sul terreno
Correndo dietro una palla arcobaleno
Una giovane giraffa non capi l’arrivo d’un treno
Sbuffando andava di tutta fretta
La locomotiva , piu’ di una saetta
Il guidatore, forse il caldo, non diede retta
Alle urla dei presenti e della vedetta
Belisario che passava non distante
Udì i fischi e le urla di ogni astante
Vide la giraffa che correva incosciente
verso il treno, non s’era accorta di un bel niente
Tutt’attenta al suo pallone
E poi d’un tratto lo scivolone
Perse l’equilibrio e suscito’ impressione
il malvagio e crudele destino burlone
Belisario, senza pensarci su tanto
si avvolse a spirale, quasi d’incanto
scatto’ e volo’ saetta amaranto
allontanando la giraffa dall’imminente schianto
Gli animali applaudirono al grande coraggio
mostrato nel mese che precede il maggio
da un serio straniero forse d’alto lignaggio
che salvo’ la giraffa dal crudele ingranaggio
Che cuore grande dietro l’aspetto feroce
adesso Belisario s’e’ tolto la croce
di spaventare per via della paura atroce
tutti sanno perche’ e’ corsa la voce
La morale adesso e’ vera
e per voi bambini quel che c’era
mostrate il cuore e non la cera
ecco in voi la gente spera!
Sotto il mare, nella corallina barriera
tutt’un tratto: guarda, si fa sera!
tornano a casa i pesci lavoratori
nel quieto ristoro dei loro dormitori
Sul desco la cena, premio agognato
dopo aver cosi tanto lavorato
e pesciolini contenti nuotano sotto i deschi
e sulle pareti alghe come affreschi
dicono che anche l’anemone dovrebbe riposare
dopo la lunga giornata passata a filtrare
ma pare non ci riesca, “Proprio non ce la faccio,
la sera fa sempre rumore il pesce pagliaccio!”
Il pesce pagliaccio , il suo inquilino
il giorno non lavora, suona il mandolino
la sera e’ euforico, perfino esuberante
vuole far festa , qualcosa d’eccitante
Un bel completo a strisce bianche ed arancioni
pronto per lo spettacolo, fuori i tabelloni
suona trombette, emette lamenti
per lui la vita e’ un parco divertimenti
Magari non si dorme , ma c’e’ sempre allegria
con un inquilino di grande simpatia
poi bambini un segreto volete sentire?
gli anemoni non sanno cosa vuol dire dormire
son ben contenti del grande rumore
tiene lontani i venditori di spore
A tutti i lettori delle filastrocche per bambini de Il Grande Libro della Foresta auguro un bellissimo 2023.
A cominciare da quest’anno archeremo anche di proporre filastrocche da tutto il mondo.
Le liriche per l’infanzia sono importanti, anche perché rimarranno per sempre indelebili nella memoria di ognuno di noi e ci accompagneranno nei giorni belli e in quelli un po più’ bui.
Auguro a tutti un felicissimo 2023 e che le assurdità’ degli adulti, a cui assistiamo quotidianamente, trovino delle soluzioni per il futuro di tutti.
Il narvalo Giovacchino
vuole essere uno spazzacamino
una scopa sul suo corno
uno scovolino da ogni giorno
Ma che sfortuna, che iella nera
non ci sono camini sulla scogliera
non ci son camini in fondo al mare
Povero Giovacchino, cosa puo’ fare?
Cosi vaga pensieroso
con la scopa in cima al coso
quando vede una bolla di fumo spuntare
ci sono camini sul fondo del mare?
Si dirige in tutta fretta
veloce come una saetta !
verso quel fumo sottomarino
“che fortuna, ecco un camino”
Cosa appare a Giovacchino ?
un vulcano sottomarino …
Il narvalo senza paura
corre verso l’avventura!
All’improvviso, tutto ad un tratto
viene dal cratere un gran boato
lava, lava incandescente
che si sparge nell’ambiente
Vapore caldo a bolle grosse
entra nel naso, fa venire la tosse
la lava poi si fa sasso
copre tutto come un masso
Pesciolini imprigionati tra i coralli cementati!
Irrididescenti statue i polpi sono diventati
Stelle marine sono di sasso
qui nel mare e’ uno sconquasso
Lascia perdere lo scovolino
il nostro caro Giovacchino
usa il dente come grimaldello
rompe la lava, apre un portello
Escono commossi i pesciolini
sono felici i polipini
tutti intonano una canzone di ringraziamento
sotto al mare ognuno e’ contento
La morale adesso e’ chiara
e per voi bimbi meno amara
non pulite i camini
ma salvate i polipini
Dai cieli invisi agli dei scontrosi
nei tramonti sapidi di belle malinconie
quando veloci passi risuonano sul ciottolato
ecco dell’occaso le ali incrinano le vie
Con rostro ed artigli color dell’infinito
passa veloce questo figlio della fantasia
Simbad lo cavalco’, Sherazade lo canto’
nei tempi quando ancora si credeva alla magia
Cristina lingua verde, dalle ali da farfalla
lo invoca nelle notti dove si sente sola
guarda la luna , il mare si muove e stalla
e se lo vede sorride senza proferir parola
Debussiane emozioni coprono le piume, che
veleggiano enormi come pur’acciaio
E’ l’amico pilota che lo segue sicuro
sul suo biplano a strisce, come sedia a sdraio
L’orso bianco Romolino
vuole fare un pisolino
gira e gira nella foresta
non c’e’ un posto per la resta
Tanto rumore, che baccano
riposare pare strano
la gente corre, tanta fretta
qui la vita gli va stretta !!
Quanta gente, che confusione
li un negozio, lassu’ un balcone
C’e’ chi strilla, c’e’ chi urla
c’e’ chi piange e chi fa una burla
L’orso bianco Romolino
prende allora il cammino
verso una landa tetra e oscura
che a pensarla fa paura
Li nel mezzo di una radura
tutta buia, tutta oscura
di legno c’e’ un casolare
un po’ nero e un po’ banale
Ci sta dentro la fata Morgana
che si cuce la sottana
cosi intenta, cosi assorta
non si accorge dell’orso alla porta
“Guarda , Guarda una vecchina
che cuce sola in cucina
pensa Romolino tutto contento
mentre pesta il pavimento
“Adesso faccio piano piano
e mi sdraio sul divano
schiaccio una pennichella
che fa la vita ancor più’ bella”
Cosi pensa si getta diretto
sul suo futuro letto
ma atterra senza abilita’
della fata ferma l’attivita’
Morgana alza gli occhi guardando strano
“che ci fa un orso bianco sul divano?
sta cominciando la glaciazione?
meglio alzare il termosifone”
E cosi’ senza tanto pensare
mette legna al focolare
Ne mette molta, ne mette ancora
e si fa un caldo della malora
Romolino comincia a sudare a più’ riprese
“sono in una sauna finlandese?”
“questa casa e’ un capanno
dove gli svedesi cercan l’affanno”
“Scusi Signora dov’e’ l’uscita
da quest sauna infinita?”
chiede Romolino alla signora stanca
mentre lei comincia a bruciare la panca
“Mi indicherebbe il lago ghiacciato?”
Morgana pensa:” Il gelo e’ arrivato”
Fa allora una magia, magari un po’ sciocca
crea una bella primavera e qualche albicocca
Un venticello spira dalla finestra
tanti uccellini comincia la festa
sboccian margherite e asfodeli
e un bell’azzurro terge i cieli.
L’orso Romolino tutto soddisfatto
non più’ un posto oscuro e disfatto
fuori un praticello d’erbetta verde
che lo sguardo suo si perde
Cerca un posto sotto un pino
comincia il suo pisolino
la fata ora non più’ confusa
riprende a cucire la sua blusa
La morale adesso e’ chiara
e per voi bimbi meno amara
volete fare una pennichella
aspettate la stagione bella!
Notte buia e tempestosa
non si vede alcuna cosa
la bertuccia saputella
salta intorno bella bella
Per la via, nella foresta
tante idee ha per la testa
ma …, ecco un tuono, ecco un lampo
la bertuccia non ha scampo
Da dietro un fico secolare
spunta grosso un animale
e’ una iena molto affamata
la scimmietta e’ inguaiata
Ma la iena e’ ignorante
di scuole non ne ha fatte tante
solo ridere e mangiare
poi continua a zoppicare
La bertuccia saputella
prende allora una padella
mango e foglie di banano
cuoce un piatto vegetariano
“cara iena, ma sei pazza
direi di si vista la stazza
ma che pancia!, guarda in fianco!
ora e’ di stare in bianco
Guarda zoppichi hai la gotta
basta carne, frutta cotta”
l’impasto allora gli ficca in bocca
e la sciocca iena abbocca
Spingi, e spingi la pancia e’ piena
non ha fame più’ la iena
la bertuccia saputella
salta intorno bella bella
Il pangolino Talete
decise un di di farsi prete
volle andare in Vaticano
per cercare una mano
Prese un volo da Nairobi
con un saio alla Wan Kenobi
atterro’ alla Malpensa
con la nebbia densa densa
Allo sbarco il capitano
penso’ “Guarda un po’ che strano,
qui c’e’ un frate cappuccino
che mi pare un pangolino”
Fitta fitta era la nebbia
che faceva venir rabbia
cosi invece di volar per Roma
prese un treno per Verona
Arrivato all’arena,
ci si vedeva appena appena,
gli venne incontro un attore
“Qui e’ ben giunto, Monsignore”
Penso’ subito il Talete
che voleva farsi prete
guarda un po’, guarda che strano
sono gia’ in Vatcano
e qui in fretta, con premura
data mi han l’investitura!
m’avran letto nella mente,
nel paese c’e un veggente!”
“Ma che bello, son contento
son gia’ prete e me ne vanto
orsu’, senza alcun indugio
ritorniamo al mio rifugio”
Con il cuore lassu’ in alto
Talete prese con un salto
il diretto per Milano
e poi via con l’aereoplano
Arrivo’ nella foresta
decise subito di far festa
apri una chiesa con gran portoni
ed invito’ tigri e leoni
Trovo’ su e-bay una campana,
un bel chiostro con fontana,
due o tre suore, un chierichetto,
quattro ceri ed un vecchietto
Poi per far tutti felici
di gran panda alle alici
via l’inferno e il purgatorio
Il paradiso e’ obbligatorio!
Pure i diavoli saranno
angioletti entro l’anno
Nella giungla son contenti
quanti mistici eventi
La morale adesso e’ chiara
e per voi bimbi meno amara
andar volete in Vaticano?
Non se c’e’ nebbia su Milano!
La giraffa Gianfrancesca
oggi siede alla finestra
vede in via dei Tonni d’oro
un corteo per il lavoro
La giraffa Gianfrancesca
anche lei sindacalista
prende lo zaino a tracolla
e corre giu verso la folla
La giraffa Gianfrancesca
urla slogan a tutta gola
“basta abusi, più’ salario
l’ippopotamo e’ un precario”
La giraffa Gianfrancesca
mentre lancia un cocco fresco
vede tutti con gran fretta
comparsa e’ una camionetta
Camionetta dei leoni
che nell’Africa sono padroni
Ammanettano la ribelle
e la portano nelle celle
La giraffa Gianfrancesca
oggi siede alla finestra
di una cella piccolina
parla alla iena secondina