Il pangolino Talete
decise un di di farsi prete
volle andare in Vaticano
per cercare una mano
Prese un volo da Nairobi
con un saio alla Wan Kenobi
atterro’ alla Malpensa
con la nebbia densa densa
Allo sbarco il capitano
penso’ “Guarda un po’ che strano,
qui c’e’ un frate cappuccino
che mi pare un pangolino”
Fitta fitta era la nebbia
che faceva venir rabbia
cosi invece di volar per Roma
prese un treno per Verona
Arrivato all’arena,
ci si vedeva appena appena,
gli venne incontro un attore
“Qui e’ ben giunto, Monsignore”
Penso’ subito il Talete
che voleva farsi prete
guarda un po’, guarda che strano
sono gia’ in Vatcano
e qui in fretta, con premura
data mi han l’investitura!
m’avran letto nella mente,
nel paese c’e un veggente!”
“Ma che bello, son contento
son gia’ prete e me ne vanto
orsu’, senza alcun indugio
ritorniamo al mio rifugio”
Con il cuore lassu’ in alto
Talete prese con un salto
il diretto per Milano
e poi via con l’aereoplano
Arrivo’ nella foresta
decise subito di far festa
apri una chiesa con gran portoni
ed invito’ tigri e leoni
Trovo’ su e-bay una campana,
un bel chiostro con fontana,
due o tre suore, un chierichetto,
quattro ceri ed un vecchietto
Poi per far tutti felici
di gran panda alle alici
via l’inferno e il purgatorio
Il paradiso e’ obbligatorio!
Pure i diavoli saranno
angioletti entro l’anno
Nella giungla son contenti
quanti mistici eventi
La morale adesso e’ chiara
e per voi bimbi meno amara
andar volete in Vaticano?
Non se c’e’ nebbia su Milano!